IL QUADRO NORMATIVO

 
  • D.M. 18.02.92 n. 223 – “Istruzioni tecniche sulla progettazione, omologazione ed impiego delle barriere di sicurezza stradale”

  • D.M. 03.06.98 Istruzioni tecniche sulla progettazione, omologazione ed impiego delle barriere di sicurezza stradale (con esclusione delle istruzioni tecniche sostituite dalle istruzioni tecniche allegate al D.M. 21.6.2004 n. 2367);

  • D.M. 21.06.04 n. 2367 Istruzioni tecniche per la progettazione, l’omologazione e l’impiego dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali;

  • UNI EN 1317 – Barriere di sicurezza stradali: parti 1, 2, 3 e 4. La norma specifica i requisiti riguardanti la prestazione all'urto dei sistemi di ritenuta stradali inclusi i parapetti veicolari, le classi di contenimento, la larghezza operativa, l'intrusione del veicolo e i livelli di severità dell'urto. Le diverse tipologie di barriere vengono classificate dalla norma UNI EN1317- 2 in relazione al livello di contenimento.

  • UNI EN 12767/2019 - Sicurezza passiva di strutture di sostegno per attrezzature stradali - Requisiti, classificazione e metodi di prova

  • D.M. 05.11.2001 – Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle strade e s.m.i.;

  • D.M. 19.04.06– Norme funzionali e geometriche per la costruzione delle intersezioni stradali.

  • Circolare 25.08.2004 n. 3065 - Direttiva sui criteri di progettazione, installazione, verifica e manutenzione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali (per quanto ancora applicabile)

  • Circolare 20.09.2005 n. 3533 – Direttive inerenti le procedure ed i documenti necessari per le domande di omologazione dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali ai sensi del D.M. 21.06.04 (per quanto ancora applicabile)

  • Circolare 15.11.2007 n. 104862- Scadenza della validità delle omologazioni delle barriere di sicurezza rilasciate ai sensi delle norme antecedenti il D.M. 1.06.2004 (per quanto ancora applicabile).

  • Circolare Min. Infr. e Trasp. prot. 0062032-21 del 21.07.10. Il campo di applicazione della normativa in materia di progettazione, omologazione e impiego dei dispositivi di ritenuta nelle costruzioni stradali è definito dall’art. 2 comma 1 del D.M. 223/1992 e riguarda i progetti esecutivi relativi alle strade ad uso pubblico extraurbane ed urbane che hanno velocità di progetto maggiore o uguale a 70 km/h. Sono espressamente escluse dal campo di applicazione della norma in argomento le progettazioni inerenti le strade extraurbane ed urbane con velocità di progetto inferiore a 70 km/h.

Decreto Smart Road

Il Decreto MIT 70/2018 (Decreto Smart Road), definisce da una parte gli standard funzionali minimi delle strade di interesse nazionale, non entrando nel merito delle tecnologie specifiche, dall’altra regolamenta la sperimentazione di veicoli automatici e connessi su strada pubblica, posizionando l’Italia tra i primi Paesi al mondo ad aver normato tale ambito.

La sicurezza stradale sarà il comune denominatore di tutte le sperimentazioni.

I molteplici sensori di cui le Smart Road saranno dotate, forniranno informazioni in tempo reale sul traffico, sul meteo, sui pericoli lungo il percorso e molto altro ancora, nonché sullo stato di salute delle infrastrutture, garantendone un monitoraggio constante ed azioni manutentive preventive e all’occorrenza straordinarie.

In questo contesto assume estrema rilevanza anche la crescente innovazione ed implementazione dei sistemi di guida assistita, integrati nei veicoli di nuova generazione.

Tale esigenza nasce, oltre che da un forte impegno manifestato dai costruttori dei veicoli nel garantire prodotti sempre più di elevata qualità sotto ogni punto di vista, anche e soprattutto da una espressa volontà della Commissione europea nel voler ridurre il numero di vittime e lesioni gravi da incidente stradale, fino a raggiungere l’obiettivo di azzerarne il numero entro il 2050 (Obiettivo zero vittime - Libro bianco del 28 marzo 2011).

Rimangono nel contempo ancora diversi aspetti da analizzare appieno per una completa mappatura normativa della materia: privacy, etico, sociale, economico, responsabilità in caso di incidente, cyber security, assicurazione. Nel contempo, l’allegato tecnico al DM Smart Road è soggetto ad aggiornamenti e revisioni, dipendenti sia dagli sviluppi che interesseranno il settore, soprattutto provenienti dal comparto Automotive (in primis omologazioni e conformità prodotti), sia dell’avanzare del grado di maturità e condivisione (anche a livello internazionale) di piattaforme e servizi sulla Smart mobility.

SMART ROAD

A) Omologazioni e conformità dei prodotti automotive in ambito nazionale e internazionale

B) Guida automatica e connessa: responsabilità in caso di sinistro

C) Veicoli intelligenti per il monitoraggio delle infrastrutture e la sicurezza dei trasporti

D) Guida assistita (ADAS) e normativa dell'Ente nazionale italiano di unificazione (UNI)

E) Sperimentazione della guida automatica e connessa in ambito nazionale e internazionale

F) Validazione e aggiornamento dell'Allegato A - "Specifiche funzionali" al Decreto Smart Road